Speleo Club Ribaldone - Genova

Gruppo speleologico fondato nel 1970

26/04/2014: Do-It e Fate

Relazione Squadra Fate: Marco Corvi, Andrea Roccatagliata, "veronese", "trentino" Iniziamo la discesa di Do It intorno alle 11.00. Procediamo tranquilli e senza intoppi, Rocca un poco indietro rispetto agli altri. Cambiamo maillon e piastrina sul frazionamento dell'ultimo pozzo di Do It, attraversiamo Artifix e letteralmente sbuchiamo nelle Fate. Dopo una breve sosta sulle rive del torrente, percorriamo le Fate fino ad un traverso vicino ad una cascata. Cambiamo un moschettone sul traverso, attaccandolo però ad una piastrina che gira. Guidati da "veronese", proseguiamo spediti fino all'imbocco del Merdandro, lo percorriamo e alla base della "cascata con pietre che cadono" ci dividiamo in due squadre: "veronese" e "trentino" controllano gli armi e procedono con la risalita, Corvi e Rocca effettuano il rilievo dell'ultimo tratto delle Fate, dalla fine del Merdandro fino al termine della risalita. Rocca sempre un poco indietro, s'intende... Ci ricongiungiamo in cima alle risalite tra le 16.30 e le 17.00, giusto in tempo per confermare la vicinanza della squadra al Pozzo Giallo: l'ARVA indica 15 m, "dialoghiamo" a martellate, sentiamo puzza di manzo e di sigaretta. Ci rifocilliamo ed intorno alle 18.30 iniziamo il ritorno. Lasciamo una corda in una zona sicura sopra la cascata, in previsione di una eventuale sostituzione. Niente da segnalare durante il rientro. Impressioni di Rocca Do It non è così terribile come mi era stato descritto (comunque la comodità è un'altra cosa). Scendendo pensi con timore alla risalita, ma il giro nelle Fate giustifica gli sforzi. Ammirevole il lavoro in Artifix. Confermo: la prima volta il Merdando sembra infinito, ma già al primo ritorno si "ridimensiona". Credevo facesse più freddo: muovendosi si sta bene nonostante l'acqua.


SCR: Andrea Roccatagliata
SCE: Marco Corvi
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